F1 / Haas VF23, analisi tecnica: anteprima di novità Ferrari - Carlo Platella - Opinioni

2023-03-08 14:26:19 By : Ms. Joan Shaw

La griglia di partenza del prossimo Mondiale si arricchisce di una nuova macchina. Dopo i render pubblicati nelle scorse settimane, Haas è scesa in pista per lo shakedown mostrando al mondo la vera VF23, che avrà l’arduo compito di centrare il sesto posto nel Mondiale, come auspicato da Gunther Steiner. In un paddock che vede le vetture convergere sempre di più verso le forme Red Bull, la Haas 2023 è un’evoluzione della vettura precedente, a sua volta ispirata ai concetti chiave Ferrari. Il reparto tecnico guidato da Simone Resta ha seguito la strada tracciata dal Cavallino, riprendendone un importante aggiornamento introdotto nel corso dell’anno, guardando allo stesso tempo in avanti e sfornando diverse novità.

Durante la recente presentazione di Alfa Romeo, il direttore tecnico Sauber Jan Monchaux aveva spiegato come i cambiamenti più importanti fossero stati apportati al posteriore, prendendo atto della maggiore difficoltà a estrarre performance dall’avantreno: “Lo sviluppo dell’anteriore è più difficile, il ritorno dell’investimento è più piccolo. Questo non vuol dire che non ci sia prestazione da estrarre, ma dal momento che i test in galleria del vento e le risorse sono limitate, bisogna prendere delle decisioni strategiche su dove investire di più”. Guardando però alla Haas 2023, si nota come invece le novità si concentrino proprio all’anteriore, in particolare nella sospensione. Con l’abolizione nel 2022 delle appendici aerodinamiche a centro-vettura, i braccetti della sospensione sono rimasti gli unici elementi a frapporsi tra l’ala e il fondo, assumendo un ruolo cruciale nello smistamento dei flussi. Non è un caso dunque che Jody Egginton, direttore tecnico AlphaTauri, abbia definito la sospensione anteriore come un elemento trainante nella prestazione, a sua volta dettata dall’aerodinamica.

Con la VF23 Haas ha ristrutturato l’avantreno e l’aerodinamica anteriore, a partire dall’ala. Osservando l’alettone si nota un più progressivo andamento verso il basso dei profili man mano che si raggiunge l’esterno (1). Nel suo complesso l’ala appare molto caricata nella porzione centrale rispetto che alle estremità, andando alla ricerca di un maggiore effetto outwash per convogliare i flussi all’esterno delle ruote anteriori. Si ha così un diverso posizionamento dei vortici generati dalla stessa ala, sfruttabili per mitigare le turbolenze prodotte dalle ruote anteriori. Il risultato nella parte posteriore della vettura è un fondo meglio schermato dall’ambiente esterno, generando maggior carico.

Sfortunatamente, dalla sola osservazione esterna è impossibile affermare se con il nuovo disegno dell’ala Haas sia andata a sacrificare una frazione del carico all’anteriore. L’ipotesi non è da escludere, in quanto gli pneumatici Pirelli 2023 sono stati sviluppati per contrastare il sottosterzo della passata stagione, con la possibilità che questo incoraggi le squadre a spostare il bilanciamento aerodinamico verso il posteriore.  Dalla vista frontale inoltre si nota una nuova forma delle prese d’aria dei freni anteriori (2). Si tratta di un cambiamento importante per la VF23, dal momento che con i nuovi regolamenti le squadre riescono ancora a calibrare il trasferimento di calore tra freni e cerchioni per controllare le temperature delle gomme. Proprio i condotti di raffreddamento dei freni sono stati tra i principali aggiornamenti che nel 2022 hanno permesso a Red Bull e Mercedes di trovare prestazione.

Con la nuova ala anteriore maggiormente caricata al centro, Haas va a smistare la maggiore la maggior parte dei flussi centrali nella parte alta. Proprio in funzione di questo è stata rivista la geometria della sospensione anteriore, studiata per liberare un corridoio più ampio tra la ruota e il musetto in cui raccogliere l’aria convogliata dall’alettone. Il braccetto dello sterzo (3) è stato spostato verso il basso e allineato al triangolo inferiore (4), rimuovendo un importante ostacolo al passaggio dei flussi. Inoltre, sebbene la prospettiva non sia di aiuto, la sensazione è che il triangolo superiore sia stato rialzato, con l’elemento posteriore (5) sfalsato verso il basso rispetto a quello anteriore. In questo, lo schema Haas richiama quello proposto nel 2022 da Red Bull e Alfa Romeo, che oltre a indirizzare i flussi verso il fondo aiuta a stabilizzare i movimenti di beccheggio in frenata.

Per realizzare quanto desiderato, Haas ha spostato in basso la scatola dello sterzo presente a bordo scocca, giovando marginalmente anche alla posizione del centro di gravità. Considerato come la scuderia italo-americana acquisti interamente la meccanica da Ferrari, è possibile che la VF23 anticipi la geometria di sterzo e sospensione anteriore della SF-23. L’abbassamento dello sterzo ha in ogni caso richiesto modifiche al telaio Dallara, con l’azienda di Varano de Melegari che presumibilmente ha contribuito a limare qualche chilogrammo di troppo dalla vettura.

Il fondo della VF23 rappresenta un’evoluzione della specifica 2022, replicando quanto realizzato da Ferrari con l’aggiornamento dell’ultimo Gran Premio di Francia. La sezione di ingresso del canale Venturi (6) presenta lo scalino con il rialzo al centro visto anche sulla F1-75 nella seconda metà di campionato. Mattia Binotto al tempo descriveva il nuovo fondo come utile a generare maggior carico e allo stesso tempo ad attenuare il porpoising. Da lì in avanti la Rossa ha smarrito bilanciamento e prestazione, ma la presenza di una geometria simile sulla Haas 2023 rafforza l’idea che il concetto di fondo inseguito a Maranello non fosse errato e che semmai non fosse supportato da un gruppo sospensivo adeguato. Haas ha modificato anche la bandella esterna al fondo (7), allungandola e rialzandola nel tentativo di separare al meglio i flussi incanalati nel fondo dalle turbolenze esterne.

A cambiare sulla vettura italo-americana sono anche le bocche dei radiatori laterali (8). Se da un lato il contorno esterno appare più allargato e schiacciato, avvicinandosi alle forme della F1-75, dall’altro si ispira alla soluzione Red Bull. Il labbro inferiore è infatti allungato rispetto a quello superiore, accentuando così lo svaso nella parte bassa della fiancata per raccogliere aria e smistarla tra l’esterno e il posteriore. Nel 2022 anche McLaren aveva tentato di replicare quanto fatto in quest’area dai campioni del mondo.

Le fiancate della Haas 2023 si mantengono alte e larghe, senza inseguire il concetto Red Bull a pance picchiate sposato da AlphaTauri, Alpine, Aston Martin, McLaren, Williams e Alfa Romeo. L’avvallamento nella parte superiore è stato rimodellato e con esso l’andamento della griglia di raffreddamento. Al posteriore spicca il rialzo nella parte terminale del cofano (9), che sembrerebbe seguire l’andamento di un nuovo condotto di scarico, modificabile da regolamento nonostante il congelamento della power unit. L’ipotesi è che Haas possa aver cambiato la disposizione di alcuni componenti e radiatori interni o piuttosto che abbia voluto allargare lo sfogo in coda per lo smaltimento dell’aria calda, sfruttando la ciminiera sotto la pinna.

La sospensione posteriore mantiene la geometria pull-rod della passata stagione, con il tirante particolarmente inclinato in avanti (10), mentre non emergono novità radicali nemmeno per il triangolo superiore (11). È pur sempre possibile che Hass abbia mantenuto la sospensione Ferrari del 2022, sebbene la riprogettazione del cambio, necessaria a causa del rialzo di 10 mm della chiglia del diffusore, renda improbabile questo scenario. Più plausibile invece che la sospensione posteriore Ferrari del 2023 non si discosti più di tanto dalla specifica 2022, con le novità principali concentrate nel gruppo interno di molle-ammortizzatori. Il Cavallino infatti ha lavorato attentamente per migliorare la meccanica della SF-23 per gestire le difficoltà degli assetti bassi e rigidi richiesti dal concetto di effetto suolo di Maranello.

Novità Alfa Romeo: sospensione come Red Bull e McLaren

Nel complesso, la VF23 appare più come un’evoluzione piuttosto che una rivoluzione della vettura VF22. Ciò non vuol dire però che Haas sia rimasta a guardare durante l’inverno, apportando cambiamenti importanti specialmente nella parte più avanzata della vettura. La sensazione è che Maranello, Varano de Melegari e Kannapolis resti intatta la fiducia in un concetto aerodinamico che, pur non riscuotendo la stessa popolarità di quello Red Bull, è stato riconosciuto dallo stesso Adrian Newey come altrettanto valido.

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Popcorn ed attendo i superesperti del forum…

Mah…in genere quando tutti vanno in una direzione…

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