Con piccoli e mirati accorgimenti, la casa bavarese ha realizzato una naked tutta sostanza, divertente e poco impegnativa. E anche più versatile, con la ruota anteriore da 19" e la maggiore escursione delle sospensioni. Il tutto reso accattivante da un irresistibile fascino d'antan

L'ergonomia di seduta è discreta: bene il busto del pilota poco caricato sui polsi; risicata la distanza sella-pedane, migliorabile con il cuscino "comfort" più imbottito (optional) per guadagnare qualche cm da terra.

Le sospensioni piacciono sia nella guida sportiva sia sulle buche. La sella è discretamente imbottita, il che aiuta. Nei trasferimenti lunghi manca il cupolino. Avvertibili le vibrazioni sul manubrio e le pedane.

Sulla Scrambler c'è poco e niente (la strumentazione non offre le info sui consumi). Nel suo minimalismo, ha comunque l'ABS di serie (ASC è optional), sospensioni di qualità e le leve al manubrio regolabili nella distanza.

La Scrambler si presenta bene, nessun cavo in vista, saldature a posto, accoppiamenti ben realizzati e satinature varie che le donano un tocco d'eleganza, forse quasi eccessiva.

Come spazio di appoggio ha solo la piccola porzione di sella del passeggero. A questo proposito, tra gli accessori vi sono la borsa da serbatoio e quella posteriore, entrambe in tessuto. Manca la valigia laterale singola, in pelle.

Il boxer è una certezza. In questa versione Euro4 ha perso qualcosina nello spunto tra i 1.000 e i 2.000 giri, ma poi è il solito concentrato di muscoli e grinta che ti conquista alla prima spalancata di gas in uscita di curva.

A parte il comando della frizione, che sulle boxer non è mai troppo modulabile nell'attacco, la rapportatura del cambio è azzeccata. Nelle scalate aggressive, il cardano fa fatica a gestire la coppia motore.

Sia la forcella sia il mono hanno una taratura di base morbida, però copiano le buche e il loro comportamento è piacevolmente progressivo nella guida sportiveggiante. Se siete dei "manici", vorreste più sostegno.

Potenza e dosabilità stanno di casa sulla Scrambler, anche quando la coppia di dischi anteriore viene messa alla frusta. L'ABS, di serie, risulta invasivo quando si vanno a cercare staccate aggressive.

Sulle prime è facile anche più della R nineT, la Scrambler regala una con denza esagerata sia nello stretto sia nel veloce. Non è un fulmine nei cambi di direzione, ma per il resto piace parecchio. E stanca meno i polsi.

È una naked, quindi poca propensione al viaggio, tanta goduria tra le curve. La ruota da 19" all'anteriore non è sufficiente ad allargare i suoi orizzonti, anche se le strade bianche le digerisce meglio di tante altre.

Come tutte le BMW costa cara. In più i cerchi a raggi e gli indicatori di direzione a led sono optional (altri soldi). Certo è fatta bene e il duo motore-ciclistica è garanzia di divertimento.

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La prova completa di "BMW R nineT Scrambler ABS" è stata pubblicata su Dueruote di novembre 2016

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