LE PAGELLE | Serie A, Napoli-Lazio 0-1: Vecino, la Garra Charrua. Luis Alberto, calcio totale - Il Match

2023-03-08 14:34:54 By : Ms. Ariel Zhang

Le pagelle biancazzurre della sfida che ha visto la Lazio espugnare lo stadio Diego Armando Maradona, infliggendo ai partenopei la prima sconfitta in casa dal 10 aprile scorso, contro un Napoli che viaggiava a una media di 2,8 gol a partita in casa.

Provedel 7.5 Critiche strumentali quelle che l’hanno investito al primo errore, forse per colpire Maximiano più di lui. E invece la Lazio a meno di 3 milioni ha preso un portiere pazzesco, la parata su Kim è quasi paranormale e salva una vittoria storica.

Marusic 7.5 Reggere Kvaratskhelia è compito ingrato ma lui lo rende se non comodo, quantomeno possibile: fa l’elastico sulla fascia che è un piacere, è diventato ormai un giocatore dalla caratura straordinaria.

Romagnoli 7.5 Fresco di rientro, gioca di fatto da “libero”, mettendo sempre una pezza sui raddoppi e non facendo mai scappare via in profondità gli avversari.

Patric 7.5 È il diavoletto della Tasmania, rischia inevitabilmente qualcosa in un duello con Osimhen che sembra impari e dal quale esce clamoroso vincitore. Esalta il modo in cui esulta sugli interventi decisivi.

Hysaj 7.5 Per lui menzione speciale per la trasformazione avuta in questo 2023, dà tutto sia contro Lozano sia contro Politano, il Napoli spinge molto dal suo lato ma lui non molla di un centimetro.

Milinkovic-Savic 7.5 Sfiora anche il gol con una deliziosa punizione, chi aspetta ogni pretesto per criticarlo oltre a qualche leziosità dovrebbe vedere l’enorme lavoro ai fianchi, sulle palle alte, sui recuperi sulle seconde palle. Lavoratore infaticabile.

Vecino 8.5 Si è rivisto finalmente il giocatore della Garra Charrua, quella che ti fa moltiplicare le energie quanto tutti pensano che siano finite. Era stato lui a portare l’Inter di Spalletti in Champions ai danni della Lazio, con una fucilata di controbalzo punisce il suo vecchio allenatore e manda in Paradiso la Lazio.

Luis Alberto 8 Prova da calcio totale: viene da pensare al vecchio Mago, quello che aspettava solo di verticalizzare, affondare e quasi non partecipava alla manovra. Quello nuovo lavora da solo più palloni di quasi tutti gli altri giocatori della partita messi insieme, una nuova dimensione che deve ora mantenere a tutti i costi per consacrarsi come fuoriclasse. (dal 88′ Cataldi Senza voto).

Felipe Anderson 7 Primo tempo di grande applicazione tattica, non sembrava in calo al momento della sostituzione arrivata per dargli anche un po’ di tregua visto che lui davvero non manca mai. (dal 59′ Pedro 7 Due fratture addosso e non sentirle, pulisce vari palloni in ripartenza e la Lazio respira di più).

Immobile 7 Come sempre campione di generosità, per lui il gol è l’estensione di un gioco di squadra che deve sempre venire prima. Inevitabile commettere qualche errore come quello che porta all’ammonizione di Patric, il duello con Kim è bello da vedere e senza esclusione di colpi.

Zaccagni 7 Nel primo tempo sembra l’unico col cambio di passo per sfondare la linea difensiva del Napoli, importante il suo lavoro anche nell’azione del gol. Dà tutto quello che ha. (dal 81′ Cancellieri 7 Stupisce il modo in cui entra, mette tutta la sua freschezza e prende in velocità anche Kim, guadagnando la punizione che Milinkovic per un soffio non tramuta nel raddoppio).

L’all. Maurizio Sarri 9 Una masterclass tattica in casa dell’unica squadra che fa paura anche in Europa, che ne aveva vinte 21 su 24, che in casa era una macchina assassina. Le parrocchiette e le mitomanie porteranno ancora il chiacchiericcio generale a scannarsi sulla sua figura, chi sa di calcio non si preoccupa e conosce il valore di un tecnico che quest’anno nei big match sta portando tutto il suo valore aggiunto, in una squadra che merita comunque più considerazione generale. Considerazione che non arriverà ma questo non conta, a contare sono notti come questa.

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