Samsung Note 5: l'analisi tecnica di HDblog.it - HDblog.it

2023-03-08 14:24:59 By : Ms. heidi wu

Lo abbiamo atteso per mesi, siamo andati alla ricerca di ogni singola indiscrezione, rumor o spiffero per cercare di capire in anteprima qualcosa in più sul nuovo phablet di Samsung e, finalmente, il 13 agosto, a New York, il Galaxy Note 5 è stato ufficializzato! Purtroppo il brand sudcoreano ha deciso di tenerlo lontano dall'Europa, Italia compresa, preferendo concentrarsi sul Galaxy S6 Edge+ - per contrastare Apple con un telefono che non avesse lo stilo - e, quindi, abbiamo deciso di acquistare il modello N920C e di proporvi, comunque, la nostra analisi tecnica in attesa che Samsung ripensi alla propria strategia commerciale su questo prodotto trasformando l'esclusiva attuale, per il mercato sudcoreano e quello statunitense, in una semplice esclusiva temporale poichè, come vedremo nella nostra dettagliata analisi, questo device è il re dei phablet 2015!.

Display: semplicemente un'opera d'arte!

Samsung conferma le sue grandi doti come produttore di display sfoderando uno straordinario schermo Super Amoled QHD da 2560 x 1440 pixel di risoluzione (per una densità totale di pixel di 515 ppi). I numeri, da soli, non possono render merito all’esperienza visiva (luminosità, contrasto, angolo di visuale) che Samsung regala ai suoi clienti imponendosi ancora una volta come il miglior produttore di schermi per smartphone!

Dal punto di vista tecnico, Samsung ha scelto nuovamente una matrice PenTile a forma di diamante, ovvero un pattern particolare che non prevede la terna RGB, ma subpixel condivisi disposti in modo particolare, ognuno dei quali dotato di una forma a rombo. La particolare disposizione, permette di gestire al meglio i diversi livelli di efficienza energetica e longevità: il blu e il rosso che sono i due colori meno efficienti sono, infatti più grandi, del subpixel verde.

La disposizione, inoltre, non crea problematiche particolari sul rendering delle diagonali e, soprattutto, minimizza il color shift, ovvero l'enfatizzazione di un colore al cambio di angolo di visione. Il color shift è, comunque, presente inclinando lo schermo lo smartphone vira leggermente verso il giallo, ma rispetto alla serie Galaxy S6 e al Note 4 qui il fenomeno è ancora meno accentuato. I pixel, infatti, in quella situazione effettuano una transizione dallo stato spento a quello acceso ed ribadisco il sospetto che espressi già nella mia recensione sul Note 4 che questo fenomeno con gli Amoled sia attenuabile, ma difficilmente eliminabile.

Uno dei maggiori limiti di Android, nella gestione colori, è quello dell'impossibilità di gestire, in modo dinamico, il cambio dei profili colori all'interno delle singole applicazioni. Samsung ha pensato ben di predisporre, come di consueto, 4 profili che devono esser manualmente settati per tener conto dei diversi usi (foto, video, gaming, navigazione web, ecc.). La modalità schermo regolabile prova a adeguare automaticamente il profilo colore all'applicazione (funziona però solo in quelle Samsung).

Abbiamo prima misurato, con il nostro luxometro, l'illuminamento (illuminance) dello schermo capace nei nostri test al chiuso di raggiungere 700 lux. Di solito negli schermi lcd questi valori è una proxy della luminanza (luminance), ma in uno schermo Amoled questa regola vede una profonda eccezione. Settando la luminosità in automatico in ambienti molto luminosi lo schermo è capace di raggiungere 860 nits (il Note 4 nel nostro test si era fermato a 750 nits) che è il miglior valore che abbiamo mai misurato nei nostri test, mentre in ambienti chiusi la luminosità automatica fa attestare lo schermo in un range compreso tra i 400-430 nits (il Note 4 si fermava ad un range compreso 350-400 nits).

In basso, l'analisi dello schermo creata con l'aiuto del software Calman della Spectracal e il flusso di lavoro dell'amico Ted della displaycalibrations.com.

Come da tradizione degli ultimi SuperAmoled i neri del Note 4 sono davvero profondi: 0,0 cd/mq e contrasto tendente all'infinito.

Nella modalità naturale la taratura tende a far non percepire all'utente la tipica sovrasaturazione dei colori degli schermi OLED. Il Color Gamut raggiunto è quasi perfetto e pari al 101% dello standard sRGB/Rec.709 Nella modalità foto, la precisione è molto buona, la saturazione del colore è aumentata per rendere i colori più brillanti con uno spazio colore più largo del 17% dello standard sRGB/Rec.709. In modalità cinema i colori sono ancora più saturi e la temperatura viene aumentata per rendere un bianco maggiormente tendente al blu dando alle scene una sensazione più fredda. Qui lo spazio colore è del 134% più ampio dello standard sRGB/Rec.709.

In particolare, analizzando i grigi si nota in maniera evidente le scelte fatte da Samsung nelle tre modalità: nella modalità cinema il grigio dopo il 60% tende a diventare più freddo (percezione visiva di una dominate blu).

Le variazione di tonalità e saturazione nei colori principali è visibile nell'immagine seguente.

Lo schermo del Note 5 ha, come il suo predecessore, una modalità Super Dimming che permette di impostare la luminosità minima al valore di 2 nits. Questo valore minimo ci consentirà di lavorare comodamente senza affaticare gli occhi o disturbare gli altri quando siamo in ambienti molto scuri. In tale modalità, il display offre ancora uno spazio colore a 24 bit e la qualità dell'immagine rimane eccellente.

Il note 5 utilizza una batteria mAh 3000, mentre il note 4 utilizzava una batteria mAh 3.220, ma grazie al soc Exynos questo Note 5 ha una durata della batteria davvero buona.

Nel nostro solito test, invece, dove facciamo svolgere un solo compito allo smartphone fino a scaricarlo completamente, questi sono i valori raggiunti

Questo Note 5 consuma davvero molto poco in conversazione a testimonianza del grande lavoro svolto da Samsung per l'utenza business. Per darvi un termine di paragone col G4 nello stesso test ci aravamo fermati poco sotto le 17 ore.

Il test di durata di Pcmark e Geekbench confermano i risultati del nostro test.

Il Note 5 supporta la ricarica veloce e la ricarica veloce wireless. Nel primo caso si arriva al 25% in circa 15 minuti ed a 1 ora si è al 90% della carica massima.

Nel secondo caso, pur ricordando che il Note 5 è compatibile tra l'altro con i due principali standard (WPC e PMA) ho usato il Samsung fast charge (EP-PN920TWEGUS) e funziona davvero molto bene ricaricando in circa 2 ore il terminale da 0 a 100%, l'unica nota negativa è il prezzo attuale (circa 70€) che ritengo davvero elevato.

Infine è importante notare come il note 5 abbia molteplici opzioni via software per aumentare la durata della batteria. Da quelle elementari come la regolazione della luminosità dello schermo, disattivazione della S Pen a quelle più complesse come la modalità "potenza limitata" che fornisce circa 5-6 ore "extra" d'uso agendo sulla velocità dei core del processore o una modalità estrema dove l'interfaccia viene semplificata e diventa in toni di grigio. E' noto, infatti, che gli schermi AMOLED consumino meno degli schermi LCD nella visualizzazione del colore nero. Questo avviene perché mentre negli schermi LCD un pixel nero è ottenuto mediante l'oscuramento del pixel stesso - bloccando la retroilluminazione - in un AMOLED non c'è retroilluminazione. Ogni piccolo subpixel è come una piccola luce di colore rosso, blu o verde. Se lo schermo deve visualizzare il nero, non ha bisogno di bloccare nessuna luce, semplicemente non si accende alcuno dei subpixel colorati.

Interfaccia utente e funzionalità: alla ricerca della fluidità!

Il Samsung Galaxy Note 5 è stato rilasciato con Android 5.1.1, preparatevi quindi all'ormai noto material design e alle tante feature combinate alla personalizzazione di Samsung la c.d. TouchWiz UX che in questa versione appare ancora più leggera ed ottimizzata rispetto alla UI presente sul Galaxy S6.

La lockscreen mostra solo due notifiche, quelle aggiuntive vengono condensate e sono visibili grazie alle rispettive icone. È possibile, però, toccare la freccia verso il basso per visualizzare l'elenco completo. Se un'app diventa troppo invadente, è possibile nascondere le sue notifiche dalla lockscreen. Nella lockscreen sono visibili le scorciatoie per il dialer e la fotocamera, ma per quest'ultima io preferisco cliccare due volte sul tasto home.

Il Note 4 poteva essere impostato per riconoscere fino a tre impronte digitali. Il meccanismo di sblocco era però molto impreciso. Qui Samsung ha usato il miglior sensore biometrico in commercio per smartphone ed il risultato è davvero fantastico: alto tasto di riconoscimento unito ad un'estrema velocità!

Tra le mille funzioni utili c'è anche la possibilità di nascondere ad occhi indiscreti il contenuto delle notifiche della lockscreen o di disabilitarle totalmente.

Buona anche l'implementazione delle funzioni Smart Lock che disabilitano le opzioni di sicurezza quando un dispositivo di fiducia è collegato (smartwatch, Bluetooth o un adesivo NFC) o quando il telefono si trova in una posizione attendibile. Purtroppo, questo è determinato solo da geo-posizionamento, non è possibile aggiungere una rete Wi-Fi di fiducia.

L'homescreen non ha subito rispetto alla UI presente sul Galaxy S6 nessuna grande novità, c'è solo da segnalare l'opzione "movimento fine" nei wallpaper

Ed eccoci arrivati al piatto forte della serie Note: la S pen! La ritroviamo nell'apposito vano sul lato destro del dispositivo. La novità della stylus sta nel sistema ad espulsione: premendo leggermente sul pennino, questo fuoriesce dal vano dedicato permettendo così di estrarla in modo semplice ed immediato. Inoltre, non appena si clicca sulla parte superiore della S-Pen, viene automaticamente lanciato sul display il menu Air Commands.

L’S-Pen del Note 5 rappresenta ben più di un aggiornamento rispetto allo stilo del suo predecessore.

La tecnologia è sempre quella a risonanza elettromagnetica (EMR), che sfrutta il principio dell’induzione magnetica e non richiede alcuna batteria, ma Samsung ha cambiato la forma della penna ed attualmente l’esperienza di scrittura è simile a quella di una penna a sfera di tipo bic.

La sensazione generale è di notevole naturalezza: lo stile scrive anche se appena appoggiato sul display e anche in condizioni di angolazione "estrema". La S Pen ha un proprio menù dedicato nelle impostazioni che consente agli utenti di controllare molteplici aspetti dell'esperienza d'uso dello stilo.

Le novità sono riassumibili nelle 4 cose seguenti:

1. Meccanismo di esplusione a molla. Premendo il bottone dello stilo nella parte bassa dello smartphone si libero lo stilo grazie ad un ingegnoso meccanismo di espulsione simile a quello delle penna a sfera. Questo meccanismo non è esente da difetti ed in rete già si parla di pengate.

Samsung, è chiaro, non ha aderito all'approccio industriale c.d. poka-yoke poichè non ha tenuto in nessuna considerazione possibili errori da parte degli utenti nell'inserimento dell'S-Pen. A causa, dunque, di un frettoloso e banale errore di progettazione lo stilo entra anche al contrario, incastrandosi o andando a danneggiare la comunicazione tra il telefono e il pennino stesso.

Il meccanismo di rilevamento è meccanico, e consiste in una microscopica levetta di plastica saldata sulla motherboard del dispositivo. È posizionata nella zona cerchiata di rosso nella foto qui sopra. Se la penna è inserita dalla parte giusta, corrisponde alla scanalatura in corrispondenza dell'impugnatura (immagine qui sotto).

Si tratta di una protuberanza di plastica lunga forse un paio di millimetri. È chiaro che, se la penna è inserita al contrario, la forma della parte finale rende la rottura estremamente probabile durante l'estrazione. Qui di seguito vedete l'immagine della levetta rotta. Nell'immagine a destra, il disegno a mano rosso ritrae come dovrebbe essere se fosse sana. Notate che dalle immagini qui sopra il meccanismo non si vede, perché è piazzato sul lato nascosto (verso lo schermo, per capirci) della scheda logica.

Samsung si è limitata ad affrontare la questione con un comunicato lapidario dove testualmente si limita a

raccomandare caldamente ai nostri utenti Galaxy Note 5 di seguire le istruzioni sul manuale .

A mio avviso, un colosso come Samsung, se vuole differenziarsi davvero da Apple, potrebbe riconoscere di aver fatto un errore e riparare gratuitamente i dispositivi danneggiati. Parrebbe frutto poi di buon senso un futuro aggiornamento software che includa avvisi e spiegazioni, dando per scontato che la maggior parte delle persone non legge il manuale: lo sanno loro e lo sappiamo noi, negarlo, se si vuole avere un rapporto "onesto" con i consumatori, non ha senso!.

2. Scrittura a schermo spento. La nuova S pen ci permette di annotare qualsiasi cosa nel modo più veloce possibile poichè è possibile scrivere anche a schermo spento per annotare appunti veloci, numeri di telefono o cose da ricordare. La funzionalità l'ho usata così tanto che più volte mi sono chiesto perchè in Samsung abbiano impiegato 5 generazioni per introdurla!

3. Air command fluttuante. All'estrazione della S-pen compare il cerchio fluttuante per l'Air Command che ora può esser collocato in qualsiasi parte dello schermo.E' possibile aggiungere anche collegamenti personalizzati verso applicazioni di terze parti.

4. Scrittura su pdf. Un'altra interessante funzione della S Pen permette di modificare, annotare e salvare i documenti in formato PDF. Quante volte vi è capitato di dover firmare un documento in pdf ed inviarlo per email mentre eravate in mobilità? Purtroppo l'attivazione di questa funzione non è immediata perchè occore prima salvare il file pdf e poi aprirlo tramite l'app "Archivio"

5. Cattura con scroll. E' possibile catturare non solo la porzione di schermo, ma ad es. l'intero scroll di una pagina web

Samsung ha migliorato anche l'applicazione SideSync, su cui sta lavorando da anni, ma ora è davvero degna di nota. SideSync duplica lo schermo del telefono sul vostro PC, consentendo di trascinare e rilasciare i file, inviare messaggi, e usare il telefono per l'accesso a Internet con estrema facilità. C'è una versione per Mac, ma non è così funzionale come quella per Windows. Senza una scheda microSD sulla Note 5, questo software appare davvero vitale.

L'applicazione My Knox è stata ancora rinnovata ed ottimizzata per l'uso con l'S Pen. Come avviene anche su BlackBerry OS, questa app consente di creare spazi di lavoro protetti, separati per le modalità personali e di lavoro, con account e set di impostazioni che non si mescolano. Purtroppo, questo non è un telefono dual-SIM, quindi non è possibile avere sim separate per casa e di lavoro, ma questo software assieme ad un utilizzo dual sim potrebbe davvero trovare i favori dell'utenza business.

Subdolamente, il Note 5 include solo apparentemente le applicazioni social più usate ( Facebook, Instagram, Messenger e WhatsApp), poichè questi sono i collegamenti che consentono di scaricarle, si badi bene, dal "Galaxy Apps," e non dal Play Store di Google. Il gigante sudcoreano dell'elettronica sta lentamente cercando di portarci sul suo ecosistema anche servendosi di banali espedienti come questo!.

L'applicazione S Voice viene tenuta in secondo piano a vantaggio dell'applicazione fotocamera di Samsung. Cliccando due volte sul pulsante home ora verremo diretti all'applicazione fotocamera, invece di S Voice, mentre una pressione prolungata del tasto home funge da scorciatoia per Google Now. Si tratta di applicazioni molto utilizzate soprattutto nei mercati di vendita del Note 5 e quindi è una buona mossa da parte di Samsung.

Nella lettura di questo paragrafo dell'analisi tecnica gli amanti del brand Samsung inevitabilmente non potranno che chiedersi se la rinnovata UI presenti solo luci o se permangono le ombre tipiche della Touchwiz: lag e chiusura aggressiva delle app.

Sotto il secondo aspetto l'errata gestione della memoria potrebbe provocare chiusure inattese delle applicazioni in background, causando un effetto inverso rispetto a quello desiderato. In questo modo infatti si costringe l'utente ad attendere nuovamente i tempi di caricamento alla riapertura delle app inaspettatamente chiuse.

Come si può notare guardando il video che vi proponiamo il Galaxy Note 5, grazie alla sua potente configurazione, ha inizialmente facilmente ragione sia dello OnePlus 2, equipaggiato con lo Snapdragon 810 e 4 GB di RAM, sia del meno potente LG G4, che monta invece uno Snapdragon 808 e 3 GB di RAM, nell'avviare e gestire app e giochi.

Tuttavia, terminato il primo giro di lancio di app, alla ripartenza il Galaxy Note 5 ricomincia effettivamente da zero, poichè il task manager ha killato le app dalla memoria, mentre gli altri due dispositivi, ritenendo le app nella RAM, guadagnano sensibilmente, colmando gran parte del gap evidenziato nella prima parte del video.

http ://youtu.be/JV8LlTxcIvY

I lag, rispetto al Galaxy S6, sembrano ridotti e nell'uso quotidiano li abbiamo appena percepiti nell'uso su hangout o quando volutamente abbiamo stressato l'app galleria caricando oltre 200 foto.

Parte telefonica, rubrica e messaggistica

​Il dialer è diverso (forse in peggio) rispetto a quello presente sul Note 4. Dispone di uno Smart Dial che ci consente una selezione rapida dei numeri da chiamare e la possibilità di effettuare anche video chiamate. Con semplicità è possibile rifiutare in automatico le chiamate (tutte, solo chiamate da numeri specifici, tutti i numeri sconosciuti, ecc.) o attivare, la ben più restrittiva, modalità di blocco con cui si "congelano" le chiamate in entrata e si silenziano le notifiche e gli allarmi. Solo i contatti inseriti nella nostra lista di priorità (white-list) potranno chiamarci o mandare un messaggio. La modalità di blocco può essere impostata per accendersi e spegnersi automaticamente (ad esempio di notte).

Mentre nel Note 4 quando volevamo usare la ricerca intelligente di un nome del contatto, in alto ci venivano mostrati i contatti chiamati più frequentemente e che corrispondevano alle lettere digitate, nel Note 5 i contatti vengono mostrati solo in ordine alfabetico.

Inoltre come è visibile da questa comparativa è sparita la possibilità di equalizzare l'audio in chiamata.

L'audio in capsula molto buono, simile a quello del Galaxy S6, ma con una tonalità leggermente meno calda. Il nostro test della pressione sonora dello speaker mono (possiamo rammaricarci della mancanza di uno speaker stereo, ma finalmente abbiamo una posizione migliore rispetto a quella del Note 4) ci ha confermato le sensazioni uditive.

A differenza del Note 4, che utilizza un sistema di tre microfoni, in questo smartphone ci sono solo due microfoni collocati alle due estremità del telefono. Il sistema di riduzione del rumore sistema funziona perfettamente in conversazione, e l'assenza del terzo microfono si avverte solo nell'app registratore laddove si segnala la mancanza della modalità "conversazione intorno al tavolo", mentre la modalità "intervista" funziona benissimo.

Anche su questo modello Samsung conferma di aver invertito la rotta per quel che riguarda la ricezione: medio alta e sicuramente paragonabile, in questo fondamentale, a quella dei migliori device. Il segnale anche in zona di scarsa copertura viene mantenuto ed è possibile telefonare anche con zero tacche. L'handover, è qui più veloce rispetto al pigro Note 4.

Il segnale WIFi è molto buono e qui una comparazione tra Note 5 e Note 4. Come si vede a distanze brevi-medie il wifi del Note 5 scarica quasi il doppio dei dati rispetto al Note 4 che si fa preferire a distanze lontane dal router.

Nella tabella seguente i risultati del test della pressione sonora dell’altoparlante che pone il Note 5 in buona posizione.

Test della pressione sonora degli altoparlanti

L'applicazione Messaggi gestisce sia SMS sia MMS e consente, tramite i tasti di scelta rapida, di memorizzare i contatti con cui messaggiamo frequentemente e la lista di tutte le conversazione. Il menu' opzione è quello tipico delle applicazioni di messaggistica ed è possibile personalizzare le dimensioni del carattere, la forma delle bolle e lo sfondo.

V'è una vasta gamma di emoticon, ma il loro utilizzo riduce notevolmente il numero di caratteri in un messaggio - si scende a 70 e ogni smiley conta per due simboli (questo perché Samsung utilizza il formato Unicode piuttosto che l'alfabeto GSM).

Presente anche su Note 5 la funzione di invio ritardato (tra i 3 ed i 30 secondi), in modo da poter annullare un messaggio prima che sia spedito e quella di pianificazione dei messaggi da inviare automaticamente (per esempio, gli auguri di Natale).

L'applicazione dispone anche di protezione anti-spam - i messaggi provenienti da numeri specifici o contenenti frasi specifiche possono essere bloccati e c'è la possibilità di evitare che alcuni link nei messaggi siano cliccabili o di effettuare la scansione per potenziali minacce.

È possibile, infine, impostare un messaggio di emergenza per andare ai contatti principali premendo per 3 volte in rapida sequenza il pulsante di accensione. Il telefono può opzionalmente scattare una foto (senza fare rumore) e inviarlo insieme al messaggio.

Il Galaxy Note 4 ha due client di posta elettronica quello stock e quello Gmail. È possibile utilizzarli fianco a fianco in Multi-finestra così da sfruttare la funzionalità drag and drop del testo.

Connettività e navigazione web: nulla da invidiare alla concorrenza!

Il Note 5 racchiude davvero un set importante di connessioni, Cat. 9 per la connettività LTE con supporto per velocità di download fino a 450 MB/s mentre su reti HSPA, si otterrà una velocità massima di download di 42Mbps.

Il Wi-Fi ha il 802.11ac del tipo dual band 2,4 GHz e 5 GHz. Anche il GPS (con A-GPS/GLONASS) è fulmineo con un fix a freddo dopo appena 2 secondi e con una precisione di circa 5 metri.

Il Note 5 è il primo device con Bluetooth 4.2 con modalità Low Energy e apt-X (LE Smart Ready) per una migliore streaming audio. La porta Usb 2.0 ha funzionalità MHL, che le permette un'uscita video a 2160p e 30 fps. La porta supporta anche i dispositivi HID USB, come una tastiera e un mouse. Presente anche il chip NFC .

Stranamente, Samsung ha scelto di non inserire il sensore IR per il controllo remoto degli elettrodomestici e, personalmente, questa la ritengo una delle 3 più grandi pecche di questo Note 5.

Il Browser web è quello stock di Android modificato, però, da Samsung. Supporta schede multiple (compresi quelle in incognito) e se si accede con l'account Samsung, sarà possibile sincronizzare le schede aperte ed i segnalibri con altri dispositivi con lo stesso account. Gradità novità è l'allineamento del testo.

Altra funzione interessante è quella che consente di utilizzare le impronte digitali per accedere a siti web (opzione presente anche su altri Samsung). La prima volta che si entra nel sito occorre usare la username e password come di consueto e quindi spuntare l'opzione "ricorda il login utilizzando le impronte digitali". Da ora in poi basterà mettere il dito sul tasto home per fare il login su quel particolare sito web. C'è da segnalare che questa opzione non funziona con tutti i tipi di login.

E' comunque preinstallato anche il browser chrome.

Ad ogni uscita della serie Note la Samsung ci ha abituato a piccole sorprese nel Soc. Questa volta, a mio avviso, a causa dei ben noti problemi dello Snapdragon 810, ripropone l'ottimo SOC già montato sulla serie Galaxy S6 risparmiando il prossimo Exynos per la battaglia con lo Snapdragon 820.

Il SoC è, dunque, l'Exynos 7420 primo chipset della famiglia Exynos ad essere compatibile con l’elaborazione a 64-bit e, cosa ben più importante, è il primo ad essere stato realizzato utilizzando il processo produttivo a 14nm .

L'Exynos 7420 è un chip octa-core con quattro core Cortex A57 esecuzione fino a 2.1GHz, e altri quattro core A53 di potenza ad alta efficienza con clock fino a 1.5GHz.Tutti i core possono lavorare in contemporanea grazie alla tecnologia GTS (Global Task Scheduling).

L'unica reale differenza rispetto al Galaxy S6 è quella di aver inserito una Ram di 4GB del tipo LPDD4.

Tutto ciò si traduce ovviamente in prestazioni da primato, seppur in molti test in linea con quelli fatti registrare dal Galaxy S6.

Anche la parte gaming è da riferimento assoluto.

Nonostante l'alta risoluzione del display abbiamo ottenuto 40 fps fissi ed un consumo della cpu pari in media all'8%.

La GPU nel gioco real race 3 ha ancora un 30% di potenza non utilizzata.

Anche cambiando gioco e software di testing la situazione è la medesima: grande SOc da parte di Samsung e GPU bastevole per i giochi Android!

Possono avere lo stesso SOC, ma il Galaxy S6 e S6 Edge hanno 3 GB di RAM, mentre Edge + e Note 5 sono venduti con 4GB di RAM. Quel gigabyte in più fa una differenza significativa nella quantità di memoria a disposizione e nell'uso quotidiano. Ho avuto l'impressione che la ram extra sia utilissima per il pacchetto S-pen e per contribuire a rendere l'interfaccia TouchWiz più fluida.

Ho eseguito un rapido test di confronto con CPU-Z tra S6, Note 5, ed Edge +, solo per vedere la differenza di utilizzo di memoria. Al riavvio del terminale dopo il boot questa è la situazione: l'S6 si ritrova con solo il 29% della RAM disponibile, mentre il note 5 ed Edge + ne hanno rispettivamente 46% e 52%.

Multimedia: qualità senza compromessi!

La qualità audio di questo smartphone è davvero notevole e merito di sicuro del DAc della Walfson presente sul Soc Exynos. Per gli audiofili è possibili sintetizzare i seguenti valori:

Un utente di Xda con un'attrezzatura professionale ha riscontrato le seguenti curve che testimoniano della bontà del DAC.

Anche il nostro solito test conferma queste misurazioni. Nella prima parte del test la qualità è davvero impressionante ed anche quando abbiamo inserito le nostre cuffie di prova non abbiamo ottenuto un grande crosstalk.

Il lettore musicale è stato ulteriormente semplificato anche se rimane ricco di funzioni e supporta un'ampia varietà di formati di file, tra cui FLAC. Durante l'ascolto di una canzone è possibile trovare i controlli musicali nell'area di notifica e nella lockscreen.

La musica è ordinata per categorie con la possibilità di nasconderne alcune ed è attiva la scansione della musica presente sui server DLNA grazie al tasto Quick Connect. L'unico problema che ho rilevato è stato con alcuni mp3 che uso nei miei test con bitrate variabile che venivano riprodotti preceduti da un fastidioso sibilo.

Il principale intervento grafico nella sez. equalizzatore ha riguardato "music square" che ora ha due quadranti - si cambia l'equilibrio tra bassi e alti, e tra strumentale e voce. È possibile toccare il pulsante Dettagli per avere un equalizzatore manuale a 7 bande.

La novità più grande del lettore riguarda UHQ Upscaler che tenta di convertire i file audio di qualità inferiore verso una modalità ad alta risoluzione. Ovviamente, questo è puro marketing poichè dal punto di vista tecnico non è possibile sostituire ciò che era perduto a causa di una compressione in un file di qualità inferiore. Ho ascoltato decine di mp3 a vario bitrate di molteplici generi per comprendere come lavorasse questo "upscaling", in sintesi: la voce viene spinta indietro nel soundstage per enfatizzare la parte strumentale dando al brando una spinta notevole con un ritrovato calore con l'effett "punch" che piace a molti.

Confrontando il Note 5 con il Sony Z3 + le differenze tra i produttori si avvertono nette. Lo Z3 + ha un suono più cristallino con alti più presenti rispetto al Note 5 che tende a spingere maggiormente e con un suono più caldo. A volume alto non c'è gara tra i due e Note 5 si lascia preferire in ogni genere. Gli equalizzatori poi del Note 5 funzionano anche con tutta la musica su cloud o in streaming .

Il lettore video supporta molteplici tipi di file video e codec, fino a 4K 2160p codificati con il nuovo H.265/HEVC codec.

Non molto completo il set di codec installati di default. Nel nostro test di 30 codec audio/video, 20 sono stati correttamente riprodotti, 8 solo nella parte video poichè con audio multicanale ac3 o dts non riproducibile, mentre solo 2 le combinazioni audio/video non leggibili.

Sono, inoltre, supportati i sottotitoli anche con caratteri non latini. È possibile configurarne dimensioni e sfondo e si può anche scegliere il file dei sottotitoli manualmente.

È possibile inviare i file video ad apparecchi DLNA o in mirroring. In alternativa, è possibile trasmettere solo l'audio tramite Bluetooth.

C'è, infine, un buon editor video.

Il galaxy A8 ha il nuove sensore Samsung ISOCELL (S5K3P3) mentre, da una nostra piccola indagine sul web, rileviamo come la totalità dei possessori abbia una fotocamera posteriore con sensore Sony IMX240, mentre quella anteriore ha il sensore Samsung. Aida64 supporta la nostra tesi ed anche il menu segreto Samsung riporta il medesimo dato.

La fotocamera posteriore ha un obiettivo da 16 Megapixel con stabilizzatore ottico dell’immagine, autofocus e flash LED singolo. Inutile negarlo, Samsung ha fatto un lavoro eccezionale: le foto sono degne di una compatta professionale con qualche effetto/settaggio da piccola reflex grazie alla modalità Pro che consente di gestire manualmente focus, luminosità, ISO e bilanciamento del bianco. Ottimi risultati in tutte le condizioni, anche di notte nonostante qualche rumore si ottengono buoni scatti leggermente superiori ai concorrenti.

Gli scatti possono essere eseguiti fino a 16MP in 16:9 per un totale di 5312×2988 pixel; per quanto riguarda i video invece si passa dal Full HD standard al Full HD 60fps, QHD (2560×1440) concludendo con l’Ultra HD (UHD – 4K) a 3840×2160 pixel.

A partire da FHD 60fps (compreso) in su, spariscono le funzioni HDR, effetti, stabilizzazione, rilevamento auto focus (che non fa altro che mantenere a fuoco un soggetto selezionato prima della ripresa) e scatto di foto durante la registrazione.

Pur montando un sensore Sony è rimasta la possibilità di un doppio tap sul tasto home per caricare in 0,6 sec l'interfaccia fotocamera. Ciò fa giustizia di tutte quelle amenità che mi è capitato di leggere nel web che attribuivano tale funzionalità al particolare meccanismo d'ascolto del sensore ISOCELL di Samsung dimostrando ancora una volta come Samsung possa intervenire profondamente nel framework Android.

In sintesi, l'app fotocamera presenta le seguenti modalità:

Ho verificato poi la percentuale di compressione jpeg delle foto. Per farlo ho decompilato l'app fotocamera e all'interno di questo file smali - CameraSettings.smali - alla linea 2732 - ho trovato questo comando const/16 v0, 0x60 Pertanto le foto sono compresse al 96% per portarle a Jpeg al 100% basterebbe cambiare la costante in 0x64.

Su Xda, ovviamente, già è stata fatta la modifica, ma attualmente sono necessari i permessi di root (con il decadimento della garanzia causa contatore knox). Per i puristi c'è sempre la modalità raw.

Ottimi anche i video che sono stabilizzati

Una delle novità è anche la possibilità di effettuare live stream direttamente su Youtube tramite lo smartphone con una qualità davvero eccellente e che permette realmente di fare stream a 1080p sfruttando il 4G senza alcun ritardo. Insomma, fare una foto brutta con Note 5 è difficile poichè siamo nella zona d’eccellenza nel comparto foto/video nel mondo android e lo smartphone (pur sempre di questo stiamo parlando!) restituisce risultati ottimi in praticamente tutte le condizioni di luce e anche con soggetti in movimento.

La linea Note di Samsung è una delle più amate dagli italiani e non solo, ma sembra convergere sempre più con l'ultimo top di gamma del brand e con la sua variante Plus. Nella nostra analisi tecnica abbiamo compreso il perchè!

Il Galaxy Note 5 rappresenta, nel momento in cui scrivo, lo stato dell'arte nella tecnologia mobile: il miglior SoC disponibile, il miglior display Amoled Quad HD, la migliore fotocamera per il "punta e scatta", un ottimo audio in cuffia, un software finalmente reso rapido e stabile e una UI che "non violenta" più Android puro e strizza, invece, l'occhio ad Android L, una S Pen rinnovata e con app dedicate con funzioni davvero utili e, finalmente, un design raffinato e curato con materiali che finalmente possono piacere anche ai fan della mela morsicata.

In un mercato dove la tendenza è ingrandire gli schermi senza però dare particolare valore aggiunto, questo è l'unico phablet che, a mio avviso, ha davvero senso acquistare poiché non esiste un prodotto paragonabile per hardware, qualità software e equilibrio generale. Ovviamente in Samsung la pensano diversamente ed hanno deciso di tenere, almeno per il momento, questo phablet lontano dall'Europa. Per me è un peccato perchè tra S6 Edge+ e Note 5 non avrei nessun dubbio a consigliare il secondo e se solo Samsung si fosse decisa ad aggiungere la micro Sdcard, a comprendere che la tendenza attuale è verso il Dual-Sim (anche e soprattutto nei mercati in cui il Note 5 ha l'esclusiva), a non eliminare il sensore IR e che una resistenza a polvere ed acqua per un terminale da 800€ e quasi d'obbligo, avrebbe potuto porre un solco difficilmente colmabile, a breve, dai suoi competitor nel mondo Android. Se fino all'anno scorso questi competitor dovevano ringraziare i designer Samsung per aver trovato spazio nella fascia alta di mercato ora devono ringraziare le scelte di marketing e quelle hardware poichè davvero, in alcuni comparti di questo smartphone, Samsung sta facendo la differenza e finalmente lo sviluppo software ha preso la giusta direzione.

Se imposti la luminosità al minimo che sia in automatico o in manuale entrerà nella modalità che ho citato sopra (schermo quasi spento).

utilizzando la luminosità automatica in una stanza completamente buia di notte lo schermo entrerà in questa modalità o mettendo al minimo manualmente sarà ancora più scuro?

ragazzi sapete se su note 4/5 la registrazione di video in slow motion registra anche l'audio?

Devo chiederti scusa anch'io, ho esagerato nel tono della mia prima risposta. Io non ho la risposta alla domanda del perché un terminale ti vada meglio e uno peggio, potrebbe anche solo essere un'incompatibilità con alcune app installate, un malware, un errore software nella disinstallazione di un'app. Ci sono infinite possibilità e non è detto neanche che due dispositivi uguali, con uguali app e dati dentro si comportino allo stesso modo, uno potrebbe avere problemi e l'altro no. Ciò che volevo dirti era solo che la saturazione della RAM NON è sintomo di NON ottimizzazione, ma che anzi, spesso è l'opposto, ovvero un miglior utilizzo delle risorse. Cioè non si può guardare il grafico della RAM e dire questo dispositivo fa schifo. Per quanto riguarda l'utilizzo minimo delle risorse non sono sempre d'accordo, ovvero che lo sfruttamento di determinate componenti mi permette di alleggerire il lavoro al sistema migliorando le prestazioni nel complesso ed evitando sovraccarichi di lavoro in altri momenti. Per questo esiste la piramide di gerarchia di memoria, per questo si attuano algoritmi di gestione risorse sempre più complessi e che cercano di prevedere sempre di più il futuro. Perchè se per 23 ore al giorno il tuo sistema gira al minimo sforzo, ma in quella restante ora deve girare al massimo per accessi paralleli a risorse indivise o chissà cosa, quell'ora è più incisiva di 24 ore a medio livello. Non so se ho reso l'idea, a parole è complicato.

Per quanto riguarda il continuo aumento della RAM son dell'idea di attribuirlo a due scuole di pensiero, la prima è la corsa ai numeri e la seconda è la paura di non arrivare al domani; se ci pensi il peso delle applicazioni è triplicato nel tempo e anche il peso del sistema operativo quindi per stare sicuri di reggere i futuri aggiornamenti, le future applicazioni, si pensa bene di aumentare il quantitativo di RAM. Questo ha purtroppo anche l'effetto contrario, ovvero i programmatori si sentono più tutelati e stanno meno attenti alle risorse richieste dai propri applicativi, finendo per costruire app mastodontiche coperti dall'idea che tanto di memoria da sfruttare ce n'è per tutti.

Il tuoi commenti non sono inutili, magari tutti i commenti fossero come i tuoi...

Mi avevi solo fatto un po' inalberare per l'atteggiamento, anche perché qui ci sono utenti e non necessariamente persone esperte e qualche cavolata di tanto in tanto la possono pure sparare, o no?

Ho capito bene il tuo punto, quindi assumiamo che su S6 ci sia una gestione efficiente della memoria e che in questo caso S6 ne prenda di più per via delle personalizzazioni/estensioni fatte dalla casa.

Allora devo solo arrivare alla conclusione che sia stato messo sul mercato un terminale non ottimizzato, che forse in futuro lo sarà, ma francamente su un top di gamma io non accetto questo.

A scanzo di equivoci e prima che qualcuno pensi che il mio sia un'atteggiamento da detrattore Samsung, faccio presente che ho utilizzato con grande soddisfazione questi terminali: Galaxy S, S2 (la svolta), Note, Note 2 (il mio mito) ed S5.

Quindi, nel caso non si fosse capito, mi piacciono gli smartphone Samsung, ma questo non vuol dire che se hanno fatto una ca...ta con questo S6 io la devo accettare in religioso silenzio.

Non so gli altri cosa ci fanno con questi telefoni, io ci lavoro e pretendo che siano reattivi e soprattutto non mi diano problemi nell'utilizzo di tutti i giorni.

Lag sul lancio di applicazioni, crash sporadici, disastro totale sulla connettività bluetooth con connessioni e disconnessioni continue, non sono piccolezze che possono passare inosservate.

Nel mio caso, il terminale era connesso ad un Moto 360, una MI band, un auricolare stereo bluetooth LG HBS-900 ed un viva voce per auto. E' troppa roba? Direi di no, visto che con terminali decisamente inferiori (vedi OPO) non ho mai avuto problemi su queste cose.

Detto questo, ma qua rischiamo di andare fuori tema, in generale mi perplime molto questa folle corsa all'espansione della RAM.

I terminali più recenti arrivano addirittura ad avere 4Gb, la stessa quantità di memoria che troviamo di base su molti PC e MAC...

Sarà una mia convinzione e magari sbaglio, ma per me un S.O. fatto bene deve richiedere il minor numero di risorse possibili.

I processi che finiscono in RAM sono divisi in thread più piccoli, questa modularità limita la perdita accidentale di dati e limita l'utilizzo di risorse al momento inutili. Quando il sistema decide di allocare in RAM un processo, non lo butta lì a casaccio, ma deve tenere conto dello spazio che richiede e fa una rapida stima di quanto esso potrebbe cambiare nel tempo. Ovviamente, non essendo la RAM vuota, deve trovare lo spazio più adatto cercando di evitare frammentazione interna (al processo, ovvero tra i vari thread) e frammentazione esterna (ovvero spazio tra i diversi processi). Ovviamente non può spostare tutti i thread già presenti perchè richiederebbe troppo tempo. Poi quando si dealloca un processo, nello spazio prima occupato si crea frammentazione interna, che solitamente viene sfruttata per processi minori scelti tramite algoritmi di gestione dei processi. Ora la gestione ottimale delle frammentazioni e una previsione futura del lavoro, anche occupando una quantità maggiore della RAM portano molti più benefici di una RAM lasciata vuota. Grazie alla modularità ed evitando frammentazione esterna, i tempi di svuotamento della RAM per memoria piena, vengono QUASI annullati; infatti se non c'è abbastanza spazio per un processo, prima si allocano i dati strettamente necessari e si libera il resto mentre il sistema svolge altro. E' vero che il sistema se la vede libera la usa direttamente, ma in questo modo non avrai una gestione costante dei lavori svolti dal sistema, ma avrai picchi con colli di bottiglia e maggiori carichi sul processore consumando di più e rischiando di avere code su risorse condivise, perchè non svolgeva lavori secondari in momenti di non stress.

Per quanto riguarda Samsung, nei terminali trovi 2 task killer, quello classico di android dove puoi chiudere tutti i thread, anche di sistema, che dev'essere presente per motivi di sicurezza in ogni sistema; e quello samsung che chiude le applicazioni che hai anche nel menù multitasking, ma che lascia i thread che stanno svolgendo lavori secondari (proprio come su windows che su task manager hai la scheda applicazioni e le schede processi e servizi).

Riguardo la tua domanda su OPO e S6, la risposta è: si tratta di 2 differenti gestioni delle risorse. La migliore? Dipende da come intendi usare il terminale. OPO e Nexus hanno un approccio molto basilare, poche funzioni e risorse sempre basse, Samsung è ricco di funzioni e offre molte più possibilità di base. Io sinceramente preferisco l'approccio Samsung, perchè avere giga interi liberi lo trovo uno spreco di risorse. Risorse che potrebbero essere usate. Poi il migliore è sempre quello che rende meglio alle esigenze dell'utente. Tu dammi del professorino, però senza professorini che perdono il loro tempo in commenti inutili come il mio, certa gente continuerebbe ad urlare allo scandalo appena scende sotto il GB di RAM libera, senza sapere che significa che sta lavorando per te e anche bene!

Tranquillo, ora è tutto più chiaro! La penso come te, ho un Note 4 e sono del tuo stesso parere. Non ho un OPO ma sono sicuro che se l'avessi il tutto girerebbe molto meglio e a me girerebbero di meno, anzi starebbero ferme e non fumanti come ora dopo la 5.1.1 sul Note 4. Samsung il top non direi....anzi....

No no... spe... Stai calmino :)

Mi sono tolto l'S6 per fare cassa e valutare l'acquisto di qualche nuovo terminale, non certamente perché l'OPO è meglio... Diciamo che cambio spesso e l'OPO è il mio telefono di riserva fra un cambio e l'altro.

Il fatto che mi fa inca...re è che tornando ad OPO, a parte soffrire per la fotocamera indecente, ho riscontrato molta più stabilità e reattività, non mi sembra di dire stupidaggini, se poi qui bisogna dire a tutti i costi che samsung è il TOP allora alzo le mani...

Eh bravo, mi raccomando continua a scrivere decine di commenti su questo cosi rimaniamo aggiornati tutti ok? E' arrivato pure un'altro professore...

Ma chi ha parlato di task manager o di terminare i processi???

Ma l'hai capito che parlavo di due terminali android, entrambi con lollipop?

A parte il fatto che samsung ce ne ha messo uno SUO di task manager, questo dovrebbe farti capire come stanno confusi loro, oltre al fatto che se ce l'hanno messo un motivo ci sarà...

La domanda che ti faccio io è questa e spiegamela visto che sembra te ne intendi: ho un S6 ed un OPO, entrambi hanno android 5.1.X, ovviamente quello samsung e pesantemente modificato dalla casa. Su S6 ci tengo installato il minimo indispensabile, su OPO di tutto e di più. Visto che a quanto dici android sfrutta tutta la memoria, mi spieghi perchè S6 la usa quasi tutta e OPO no?

Non sarà che quando lanci un'app ci vuole un pochino per liberare la memoria da processi inattivi, mentre se ne hai tanta libera il sistema si limita semplicemente ad utilizzarla?

In rete si legge anche della gestione un po' avida di risorse di lollipop, per la quale samsung stessa ha accusato google, qualcosa che non va ci deve essere. Io do la colpa a samsung di andare ad ingrassare un sistema che preso nella sua versione di base funziona benissimo ed ha bisogno di molte mene risorse per funzionare.

boh, questione di gusti, esigenze ecc

Non occorre una aosp. In questi due anni ho avuto prima il note3, poi il note4 ed ora ho l'S6, ma ho voluto riprendermi un note3 proprio per la Rom che trovi proprio qui. E ne sono soddisfatissimo, quello non verrà mai rivenduto.

Apprezzo il vostro impegno per fare un'analisi così dettagliata. Comumque c'è poco da dire: questo Note 5 è IL phablet. Non esiste alcun phablet migliore di questo al momento e nonostante i suoi difetti è al momento il miglior device sul mercato. L'unico vero rivale sarà l'iPhone 6S Plus che penso avrà una camera all'altezza e una batteria migliorata rispetto al suo predecessore. In più il Force Touch e iOS 9 lasciano pensare a un phablet interessante. Peccato che non avrà il pennino che (secondo me) è l'oggetto che da senso ai phablet.

Ma la Apple quanto ti paga per fare questi commenti nel blog?

Ovvio che avendo un S6 non ha senso prendere il Note 5. Insomma S6 non è ancora obsoleto. Anche il Note 4 è ancora attuale.

È presente e lo dico da possessore. Non devi far altro che impostare la luminosità al minimo e il display sembrerà quasi spento ma al buio ho molto apprezzato questa funzione.

Però il software è maturato molto e i miglioramenti visti su Note 5 si stanno vedendo anche su S6 (l'ho aggiornato da qualche ora). In più con Marshmallow non può far altro che migliorare.

Secondo me sono un po' più lenti ad aggiornare sul dual sim ma alla fine il supporto sarà la stesso.

Salve! Avete suggerimenti su come acquistarlo? O conoscete qualcuno che lo vende? Grazie in anticipo

No aspetta...e cosa avrebbe di innovativo uno schermo 4K? Prosciugare la batteria in un'ora? Mettere sotto stress il processore? Idem la fotocamera, visto che poi i top di gamma sony scattano foto indecenti. È inutile avere 23 mpx se poi il software è fatto con i piedi.

Wow un'analisi tecnica perfetta... Perché non fate direttamente una cosa del genere per ogni smartphone che recensite? :(

Sarebbe stata bellissima un'analisi tecnica pure per il galaxy s6 :(

anche te hai ragione...infatti io ho un 64gb...

Ma secondo voi gli aggiornamenti per la versione dual SIM sono gli stessi della versione normale? Io lavoro molto con la cina e i miei fornitori mi han detto che li c'è una versione ufficiale dual sim. La N 9200

E magari dopo un paio di mesi dall' uscita con tanto entusiasmo e decantando tutta la tecnologia racchiusa va nel dimenticatoio (come fa sempre Samsung..vedi Note 4) a favore dell' imminente Galaxy S7 ....già...perchè non lo sapete?...tra pochissimo iniziano i rumor su S7 e ciao ciao Note 5 ;-)

E in cosa avrebbero innovato Sony e Huawei? La prima in particolare non fa altro che riproporre lo stesso telefono da anni. Wow.

Innovazioni di chi scusa? Di Sony? :'D

O.O ma io con 2 "a"

Già...comunque se amassi i padelloni comprerei sicuramente un note che sono gli unici a non essere semplici telefoni grossi

poi i note soffrono meno di questi problemi, ma samsung sembra sempre impegnarsi a crearne di nuovi

Ma infatti questo Note è fantastico....i problemi poi però li crea sempre Samsung....anche s3 era il migliore sulla piazza quando uscì,poi però sappiamo tutti com'è andata

Se l'avessero presentato ad IFA avrebbe sfigurato, di fronte alle innovazioni degli altri. È solo un restyling del Note 4, che infatti non rende obsoleto.

Ci farei davvero un pensierino per questo note 5, spero che esca anche in Europa con le stesse caratteristiche tecniche, sono i migliori che sforna samsung dela serie note!!!

Non puoi.. Sono io Dema!

inno alla gioia per Samsung, poi il gelato si scioglie come tutti gli anni, aggiornamenti a singhiozzo, rallentamenti inconcepibili, assistenza da cardiopalma e chi più ne ha più ne metta, Apple è brava solo a fare l'effetto wow iniziale

Questa campagna anti samsung ha davvero dell'incredibile. Sinceramente problemi di RAM io li ho visti negli LG, in iPhone e iPad (e davvero tanti), ma in Samsung, HTC e Sony non ne ho MAI riscontrati. Poi ovviamente se sono negli occhi di chi guarda, come i lag, con i quali c'avete svangato per 2 anni, allora è un altro discorso.

Mai visto un terminale con più problemi di un Asus Zenone 5.

Infatti con delle casse da 2mm non è una cosa così scontata :)

Appunto.. e' dal note 1 che potete scrivere "per ora"

meglio del note 5 sicuramente e a occhi chiusi

ma sì figurati, ovviamente scherzavo anch'io nella prima parte! :) quanto al discorso dell'estrazione, non avevo capito il riferimento al nome, credevo fosse sempre legato al tono dell'articolo. :) ripeto, le critiche vanno benissimo e le tue erano anche molto educate e in parte condivisibile, il mio discorso è solo che il long-form non paga in termini di tempo speso/soldi guadagnati, per cui non c'è ovviamente molta propensione a farne, di conseguenza chi si cimenta lo incoraggio a prescindere! :)

Assolutamente no, però forse nel loro c'è qualche app che non funziona bene, e questo può falsare le prove

...e pensa che manco fanno utili.

Un utente dovrebbe preoccuparsi di queste cose?

non la stessa, ma comunque ottima se prendi una sd classe 10 u3. poi ancora c'è da ricordare che molti usano la sd per inserirci musica, foto, video e file. quindi non è fondamentale avere tutta questa velocità. per le app 32 gb molte volte bastano.

certo beh comodissimo portarsi dietro il cavetto e la pennetta appresso. no è decisamente più comoda una micro sd.

io ho 22 anni, e se devo usare la radio vado sempre con la fm che è gratuita e non mi brucia la batteria del cellulare ;)

posso essere d'accordo,ma allora parti da 64gb.

Recensione Galaxy S23: il "piccolino" è quello da comprare! | VIDEO

Una giornata con Samsung Galaxy S23: live batteria dalle 8.30

Recensione Samsung Galaxy S23 Ultra: imbattibile ma non per tutti

Samsung Galaxy S23 Ultra test autonomia: live batteria fine 23:00

HDnetwork s.r.l© - P.Iva 06183350484 L'informazione in Alta Definizione. Copyright 2020.