Speciale Bike Test: Trek Fuel EX 9.9 XX1 AXS - 4ActionSport

2023-03-08 14:36:23 By : Mr. Sage Hu

Stavamo giusto parlando a tavola di quando un cliente entra in negozio e chiede una bici tutto fare, eccola trovata. La realtà è che una MTB tutto fare in genere non esiste perché fa tutto male, ma non è così per questa Trek.

Trek Fuel EX è la storica famiglia di trail bike del marchio statunitense, una bici al tempo stesso leggera e robusta, adatta a situazioni anche estreme per la sua tipologia, grazie alle geometrie in pieno stile Enduro (di serie esce con un angolo sterzo da 64,5°).

Le primissime sensazioni in discesa sono da sballo, solo a guardarla e a impugnare le manopole si capisce che tipo di bici è, e cosa permette di fare senza problemi di alcun tipo. Il tipo di guida è praticamente lo stesso di una Enduro, anche di quelle più discesistiche.

Volendo si può estremizzare la geometria portando lo sterzo da 64,5 a 63,5° cambiando le calotte della serie sterzo e impostando il Flip Chip sul rocker arm del carro su Low. È un settaggio che consigliamo solo a chi gira spesso in Bike Park, o comunque su trail scorrevoli e poco scassati, dove abbassare ulteriormente il movimento centrale – insieme al baricentro della bici – non pone bici e biker a rischio di disastrosi impatti con gli ostacoli naturali del terreno (BB a 333,6 mm).

Abbiamo anche provato a spingerla in salita come se fosse una cross country. Come peso siamo in mezzo a moderne bici da XC ed Enduro, ma non si fa mettere i piedi in testa facilmente, copiando in modo sorprendente il terreno, anche quello più tecnico grazie all’efficace e fluida sospensione posteriore. Con l’ammo chiuso non delude, non arrivando alla rigidità totale per la forcella anteriore non bloccabile.

La Trek Fuel EX di sesta generazione è basata su un telaio completamente rinnovato, offerto nelle varianti in carbonio OCLV Mountain e in lega Alpha Platinum. L’escursione delle sospensioni è aumentata di 10 mm a entrambe le estremità, ora vanta una forcella da 150 mm e un’escursione posteriore di 140 mm grazie al classico sistema a quadrilatero articolato ABP.

Il telaio è in grado di gestire una forcella da 160 mm e, grazie al classico Mino Link collocato tra rocker arm e foderi alti, può essere utilizzato anche con setup Mullet per le ruote. Fuel EX prende in prestito dalla Session da discesa il flip chip a due posizioni sull’attacco inferiore dell’ammo, per un feeling più lineare o progressivo della sospensione posteriore, oltre a renderla compatibile con un modello a molla.

Inoltre tre offre un’opzione per la serie sterzo, per rendere più ripido o rilassato l’angolo sterzo di un grado. Non mancano il vano per i ricambi e gli attrezzi nel down tube al di sotto del supporto porta borraccia, la generosa protezione in materiale plastico al di sotto dell’obliquo, i foderi specifici per ogni taglia, e il multi tool alloggiato nel tubo sterzo.

Tornando al frameset, bellissima la linea vanta un mix efficace tra linee curve e dritte. Lo sdoppiamento del piantone sella in zona rocker arm è funzionale al funzionamento della sospensione posteriore, ma aggiunge peso all’insieme.

Le sospensioni che troviamo sul modello 9.9 XX1 AXS sono una superba Float 36 Factory EVOL Grip2 davanti e un Float X Factory dietro, entrambe Fox. Lavorano a braccetto in modo eccelso, una volta tarate nel modo più bilanciato possibile. La bici lavora e copia il terreno al massimo, con il vantaggio di un peso relativamente contenuto che permette di girare come meglio si crede. Le sospensioni hanno settaggi relativamente complessi, in particolare la forcella con alte e basse velocità sia per la compressione sia per il ritorno, ma rappresentano la manna dal cielo per chi vuole e sa gestire la propria sensibilità sul mezzo con il tracciato.

Fuel EX prende in prestito dalla Session da discesa il Flip Chip a due posizioni sull’attacco inferiore dell’ammo, per un feeling più lineare o progressivo della sospensione posteriore, oltre a renderla compatibile con un modello a molla

Sono ben sette le taglie, da XS a XXL! È impressionante, considerando che molti marchi si fermano a quattro o a volte addirittura a tre misure. Le due più piccole – XS ed S – sono montate in configurazione 27,5” per le ruote, con la small disponibile anche in versione 29er, la stessa di tutte le misure superiori.

Un biker di altezza media – intorno a 175 mm – può scegliere tra M e M/L, a seconda che preferisca una guida più agile o stabile, grazie anche alla disponibilità di piantoni sella corti. Vale la pena sottolineare il fatto che inclinazione del tubo verticale e lunghezza del carro variano da una taglia all’altra (da 78,6° a 76°, e da 435 a 450 mm), per il miglior posizionamento del ciclista sulla bici. Sulla nostra L i foderi bassi sono lunghi 440 mm.

Questa Trail Bike ci è piaciuta, e non poco. Come linea si vuole un po’ avvicinare alla sorella maggiore Slash da Enduro, anche se tubazioni del triangolo principale sono più snelle. Più massiccia e sagomata è invece la zona centrale del telaio, dalla scatola del BB al piantone sella sdoppiato. Come colore, quel giallo simile al dorato – versione speciale Project One – la rende quasi una bici da sceicco. Di sicuro lo è il prezzo.

Le primissime sensazioni in discesa sono da sballo, solo a guardarla e a impugnare le manopole si capisce che tipo di bici è, e cosa permette di fare senza problemi di alcun tipo

Non si può dire nulla di questo allestimento, al top sotto ogni punto di vista (andatevi a leggere la lista delle specifiche nella tabella dedicata).

Ci soffermiamo sui freni SRAM Code RSC, con rotori da 200 e 180 mm davanti e dietro. Ottimi per solidità delle prestazioni, anche se il posteriore ha iniziato presto a mostrare un feeling spugnoso alla leva, un classico di certi impianti SRAM.

Altri componenti degni di nota sono le ruote Bontrager con cerchi in carbonio, leggere ma al tempo stesso robuste e scorrevoli. I dubbi circa il cockpit integrato in carbonio Bontrager RSL sono presto svaniti: posizione perfetta, offrendo la possibilità di essere accorciato dalla misura di serie da 820 mm.

Trek Fuel EX 9.9 XX1 AXS esce sul mercato ad un valore di ben 12.749 euro. Troviamo comunque ogni singolo componente ai vertici della sua categoria. Il risultato è una bici relativamente leggera e creata per far tutto, ma sinceramente è dura giustificare questa cifra. Trek offre in ogni caso un ampio range di allestimenti, tra telai in alluminio e in carbonio, per fare felici tutti i biker, sia nella gestione del proprio portafogli sia per divertirsi a ritmi sostenuti sui sentieri.

Al di là del prezzo, questa è un’ottima bici totale. La geometria è efficace in modo assurdo, se proprio vogliamo l’escursione è limitata per le reali potenzialità del mezzo, ma il divertimento è totale.

L’ultima iterazione della Trek Fuel EX è una Trail Bike davvero adatta a tutto, con una versatilità da primato. Non arrampicherà come una cross country e non permetterà di aprire il gas in discesa come una Enduro, ma è la cosa più vicina che possiate trovare tra i due estremi, meglio di qualsiasi altra bici guidata finora.

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